4 ottobre 2020
ore 17:30

GROTTAGLIE (TA)
Arena delle Cave di Fantiano

Per Soli, coro e orchestra
Direttore:
Andrea Raffanini
Installazione registica:
Franco Ferrante
Orchestra Sinfonica del Levante
Coro Lirico di Lecce
Soprano:
Cristina Giannelli
Mezzosoprano:
Angela Cuoccio
Tenore:
Gianni Leccese
Basso:
Alessandro Arena
Maestro del coro:
Vincenza Baglivo
Maestro sostituto:
Emanuele Petruzzella
Direttore di palcoscenico:
Silvia Giancane
Scene e attrezzeria:
Damiano Pastoressa
Direttore degli allestimenti:
Silvia Giancane
Service audio – luci:
Roberto Cifarelli
Trasporti:
Allestimenti D&G eventi e strutture
Con l’apporto logistico del Gruppo Interforze ODV di Palo del Colle
Presenta la serata
Barbara Mangini

Per ricordare e omaggiare le migliaia di morti da Corona Virus in Italia e nel mondo, per creare un momento di condivisione e di riflessione sugli accadimenti del lockdown, si propone l’esecuzione della MESSA da REQUIEM di Giuseppe Verdi presso il Teatro Cavea delle Cave di Fantiano a Grottaglie. Un tributo dovuto anche verso tutti gli operatori sanitari coinvolti in prima linea nel fronteggiare questa pandemia. L’allestimento del concerto, prevede Coro, Orchestra, solisti e concept scenico a firma di Franco Ferrante.

 

GENESI DELL’OPERA (Fonte Wikipedia)

Dopo il successo di Aida, Verdi si ritirò per un lungo periodo dal teatro d’opera. Non smise tuttavia di comporre e il lavoro più importante di questo periodo è appunto la Messa da Requiem.
In realtà egli pensava da tempo ad una composizione di questo tipo, tanto che nel 1869 aveva promosso l’organizzazione di una messa di requiem a più mani per la morte di Gioachino Rossini (nota come Messa per Rossini). Il “Libera me Domine” della messa del 1874 fu composto in quell’occasione, anche se non venne mai usato a causa del fallimento del progetto. Verdi rimase molto impressionato dalla morte del compatriota Alessandro Manzoni, avvenuta il 22 maggio 1873. Manzoni, come Verdi, si era impegnato per l’unità di Italia avvenuta pochi anni prima, e condivideva dunque con lui i valori tipici del Risorgimento, di giustizia e libertà. La sua morte gli fornì dunque l’occasione per realizzare il vecchio progetto, questa volta componendo l’intera messa. Il 3 giugno successivo Verdi scrisse a Ricordi: «Io pure vorrei dimostrare quanto affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarli) quattro o cinque cantanti principali». Dopo l’autorizzazione dell’allora sindaco Giulio Bellinzaghi, il requiem, che Verdi offrì alla città di Milano, fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco sempre a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali. Nel 1875 Verdi operò una revisione al Liber scriptus, sostituendo il fugato del coro con un’aria per mezzosoprano. Il Lacrimosa è una rielaborazione del materiale del Lacrimosa del Don Carlo, presente inizialmente nel IV atto dell’opera nella sua versione in cinque atti. Il manoscritto autografo è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.